Condividi su:

Sfoglia una raccolta di notizie accuratamente selezionate.

Riforma fiscale all’extra time: attuato il 50% dei regolamenti

31 Marzo 2025, 07:53Consulta l'articolo

Si avvicina al 50% l’attuazione dei regolamenti di secondo livello della riforma fiscale. Da metà dicembre 2024 sono stati emanati 12 provvedimenti. Uno ogni nove giorni. La macchina amministrativa lavora alacremente ma è chiaro che la messa a punto dei provvedimenti di secondo livello andrà ben oltre il termine per l’adozione dei decreti legislativi, che oggi è fissato al prossimo 29 agosto, ma che il Governo intende far slittare di quattro mesi. Ai 14 decreto legislativi già approdati in Gazzetta Ufficiale ce ne sono altri in rampa di lancio che aumenteranno il carico di lavoro sugli uffici ministeriali e delle agenzie. A breve sarà pubblicato il decreto delegato sulle accise che ha ricevuto il via libera definitivo lo scorso 13 marzo. Sempre il 13 marzo è stato approvato lo schema di decreto correttivo-bis che rivede il concordato fiscale e altri aspetti della riforma e che si appresta ad iniziare l’iter parlamentare. Quasi pronti anche gli schemi sui tributi locali e l’Iva. Negli ultimi mesi l’attuazione di secondo livello si è concentrata sulla global minimum tax che si intreccia sul prelievo globale sulle società, sconfessato dall’amministrazione americana. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Dario Aquaro, Cristiano Dell’Oste, p. 4, 31-3-2025

Commercialisti già al lavoro sui dazi: le strategie suggerite per diversificare

31 Marzo 2025, 07:52Consulta l'articolo

Senza attendere il 2 aprile, data in cui dovrebbero scattare i dazi decisi dal presidente americano Donald Trump, le imprese italiane si sono rivolte ai propri consulenti per essere assistiti nella valutazione dei possibili impatti e nell’individuazione di strategie di difesa. Nonostante le incertezze e i continui mutamenti di scenario chi ha negli Usa il principale canale di vendita è costretto comunque a valutare come procedere in caso di dazi. Andersen ha attivato da subito una task force dedicata a chi opera nei mercati internazionali. Alcune aziende stanno valutando se è il caso di installare negli Usa proprie strutture produttive. Maggiore attenzione viene riservata allo snellimento dei processi doganali cercando di risparmiare sulla logistica. Più in generale, si cerca di capire sul fronte delle supply chain come la mappa dei dazi influenzerà l’approvvigionamento. Gli imprenditori cercano supporto per analisi finalizzate a stimare i possibili impatti sui propri budget e business plan, così da valutare sui vari prodotti o clienti come fattori esogeni quali dazi potranno incidere sui volumi e sulle marginalità complessive. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Massimiliano Carbonaro, p. 13, 31-3-2025

Il debito tributario ristrutturato taglia l’importo da confiscare

31 Marzo 2025, 07:52Consulta l'articolo

L’accordo di ristrutturazione del debito tributario può influire sulla confisca in caso di condanna definitiva per reati tributari. Spesso, gli imprenditori in crisi, mentre affrontano procedimenti penali per omessi versamenti fiscali, cercano di rinegoziare i loro debiti, inclusi quelli tributari. La Corte di cassazione, con la sentenza 44519/2024, ha stabilito che la ristrutturazione modifica l’entità del debito erariale, incidendo sul profitto del reato e quindi sulla misura della confisca che deve essere proporzionata al nuovo debito effettivo. A differenza della semplice rateizzazione, la ristrutturazione riduce l’importo dovuto, poiché lo Stato rinuncia a una parte della propria pretesa. La confisca, secondo il principio di proporzionalità, non può superare il vantaggio economico effettivamente ottenuto dal reato. Mantenere l’importo originario della confisca, nonostante la riduzione del debito, comporterebbe una duplicazione sanzionatoria. Pertanto, la confisca deve essere adeguata alla nuova entità del debito, evitando che superi il reale vantaggio economico derivante dall’evasione.


fonte: "Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi", di Laura Ambrosi, Antonio Iorio, p. 18, 31-3-2025

Holding e passaggi generazionali: i paletti del Mef all’abuso del diritto

31 Marzo 2025, 07:51Consulta l'articolo

Con l’atto di indirizzo dello scorso 27 febbraio il Mef fornisce ‘indicazioni metodologiche necessarie’ a scongiurare il ricorso indiscriminato all’abuso del diritto e consentire un’applicazione dell’istituto rispettosa della ratio e delle scelte negoziali del contribuente. L’abuso del diritto, dice il ministero, rappresenta una clausola residuale applicabile solo se non si rilevi la violazione di specifiche norme tributarie, non potendo essere grimaldello per le contestazioni più disparate. Non può considerarsi indebito il ‘vantaggio’ derivante dall’impiego di una holding di partecipazioni quale collettore di risorse finanziarie della/e società operativa/e da essa controllate. La circostanza che gli utili non siano distribuiti ai soci ma vengano re-immessi nel circuito economico per nuovi investimenti, non sostanzia un differimento della tassazione. 


fonte: "Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi", di Leo De Rosa, Alberto Russo, p. 19, 31-3-2025

Spese di ripristino e smantellamento, serve un fondo specifico in bilancio

31 Marzo 2025, 07:51Consulta l'articolo

Le modifiche agli OIC 16 e 31, applicabili dai bilanci 2024, riguardano le spese di smantellamento e ripristino, ora trattate con un modello contabile simile agli IAS. Tali costi vengono capitalizzati sul cespite con la registrazione di un fondo corrispondente al valore attualizzato delle spese previste. In precedenza, si iscriveva solo un accantonamento nel passivo. Esistono due approcci per l’adozione della modifica descritta che può avvenire con metodo retrospettico o prospettico. Fiscalmente, il costo capitalizzato e il fondo assumono rilevanza per IRES e IRAP, con deducibilità degli ammortamenti e aggiornamenti periodici delle stime. Resta aperto il trattamento fiscale degli oneri di attualizzazione. Le modifiche pongono fine al dibattito sulla deducibilità degli accantonamenti e garantiscono una migliore correlazione tra proventi e costi ai fini fiscali.


fonte: "Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi", di Daniela Delfrate, p. 20, 31-3-2025

La fiduciaria non si applica la ritenuta se il risparmio non è amministrato

31 Marzo 2025, 07:50Consulta l'articolo

Con la sentenza n. 3356/8/2024 la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia ha affermato che il ruolo di sostituto di imposta, quale soggetto tenuto all’applicazione delle ritenute d’imposta, non può essere esteso in via automatica alla società fiduciaria in forza del solo mandato fiduciario con i propri fiducianti, bensì è necessario che, nell’instaurazione del rapporto fiduciario, i fiducianti stessi optino anche per il regime del ‘risparmio amministrato’. La controversia origina da un accertamento delle Entrate a seguito di un’indagine delle Fiamme Gialle nei confronti di una società fiduciaria, per presunta inosservanza del corretto adempimento degli obblighi relativi all’applicazione delle ritenute sulle plusvalenze realizzate a seguito della vendita di partecipazioni, eseguite per conto del socio fiduciante.


fonte: "Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi", di Nicola Borzomì, Fabrizio Cancelliere, p. 22, 31-3-2025

Il Fisco adesso presenta il conto

31 Marzo 2025, 07:50Consulta l'articolo

Dopo Meta e X anche LinkedIn è finita nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. L’oggetto del contendere è sempre lo stesso: i servizi offerti gratuitamente dalle piattaforme digitali in cambio dei dati personali degli utenti. Secondo il Fisco italiano, non si tratta di liberalità, ma di vere e proprie permute: un’operazione economica, dunque imponibile ai fini Iva, con aliquota al 22%. Lo scorso 26 marzo è scaduto il termine per notificare gli avvisi di accertamento relativi agli anni fiscali 2015 e 2016. Meta, X e LinkedIn non hanno aderito al contraddittorio preventivo, lasciando decadere la possibilità di una chiusura bonaria della vicenda. Le Entrate hanno così notificato l’accertamento che apre ora la via a un’eventuale adesione da formalizzare entro 15 giorni. In caso di istanza, il termine per ricorrere si sospende per 30 giorni, allungando a 90 il periodo utile per impugnare. 


fonte: "Italia Oggi", di Matteo Rizzi, p. 5, 31-3-2025

Crediti trimestrali, countdown per rimborsi o compensazioni

31 Marzo 2025, 07:49Consulta l'articolo

Tramite il modello TR, per via telematica, entro il prossimo 30 aprile i contribuenti che vantano un credito Iva maturato nel primo trimestre di quest’anno possono presentare la richiesta di rimborso/compensazione. Il termine è tassativo; naturalmente, è fatta salva la possibilità di modificare, integrare o rettificare la richiesta. Possono chiedere il rimborso i soggetti passivi in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 38-bis, secondo comma, Dpr n. 633/1972. Il rimborso è erogato dall’ufficio, per cui non intacca la soglia massima di 2 milioni di euro per anno solare stabilita per i rimborsi semplificati e le compensazioni orizzontali. La compensazione orizzontale è soggetta alla predetta soglia massima. Per i rimborsi di importi superiori a 30 mila euro è necessario prestare garanzia. 


fonte: "Italia Oggi", di Franco Ricca, p. 8, 31-3-2025

Esenzione Imu, requisiti rigidi

31 Marzo 2025, 07:49Consulta l'articolo

I giudici di legittimità dedicano l’ordinanza n. 4303/2025 del 19 febbraio scorso alle agevolazioni per la casa coniugale assegnata post separazione. L’esenzione dall’imposta Imu per la casa coniugale affidata al coniuge separato non è legata al solo provvedimento di assegnazione dell’immobile, ma spetta solo quando risulti effettiva la condizione oggettiva della residenza anagrafica e dimora abituale della famiglia nell’alloggio assegnato. Questa conclusione è tratta dall’esatta interpretazione dell’art. 1, comma 707 della legge n. 147/2013, secondo cui l’esenzione è legata al solo provvedimento di assegnazione ed effettivo godimento della casa coniugale, che consente la traslazione della soggettività passiva dell’Imu dal proprietario del bene al coniuge assegnatario dell’alloggio; restando impregiudicata la condizione oggettiva della residenza anagrafica e dimora abituale nell’alloggio assegnato. 


fonte: "Italia Oggi", di Benito Fuoco, p. 10, 31-3-2025

Cbam, certificazione d’obbligo

31 Marzo 2025, 07:49Consulta l'articolo

A partire dal prossimo 1°gennaio diventerà indispensabile la qualifica di ‘dichiarante autorizzato Cbam’ per le aziende che importano beni Cbam. Non sarà, infatti, più possibile importare merci ad alto impatto ambientale senza questa fondamentale autorizzazione. Il regolamento Ue 2025/486 stabilisce le modalità e le condizioni con le quali gli operatori unionali possono richiedere questo status. Presupposto fondamentale è essere stabiliti in un Paese membro Ue e la necessità di garantire veridicità e accuratezza dei valori sulle emissioni di gas serra impiegate nella produzione di merci. Già dallo scorso 28 marzo importatori di ferro, acciaio, alluminio, cemento, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno e rappresentanti doganali possono ottenere lo status di dichiarante Cbam autorizzato. 


fonte: "Italia Oggi", di Sara Armella, Stefano Comisi, p. 11, 31-3-2025

Al Fisco costa abusare delle liti

31 Marzo 2025, 07:48Consulta l'articolo

La Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 4702 dello scorso 22 febbraio, ha stabilito che nel processo tributario il fisco può essere condannato per lite temeraria. La parte che abusa del processo può essere condannata per responsabilità aggravata se porta avanti tesi del tutto prive di fondamento con dolo o colpa grave. La responsabilità può essere dichiarata per l’inconsistenza giuridica dei motivi d’impugnazione, nonché per la contrarietà al diritto vigente e alla giurisprudenza consolidata. In tal caso il giudice quando pronuncia sulle spese può condannare la parte che si è resa responsabile al risarcimento danni o al pagamento di una somma equitativamente determinata.


fonte: "Italia Oggi", di Sergio Trovato, p. 12, 31-3-2025

© Copyright. Gli articoli presenti su questa pagina provengono da Metaping.