Rassegna Stampa

Fisco amico per il non profit
Il Piano nazionale per l’economia sociale del Mef mira ad adattare gli strumenti di compliance fiscale alle specificità degli enti non profit, per integrarli pienamente nel sistema fiscale. Prevede correttivi su Irap, Iva e Imu, riducendo oneri e armonizzando regimi in base alla natura non commerciale degli enti. Sul fronte incentivi, punta a semplificare norme e burocrazia, facilitare le trasformazioni societarie e sostenere Comunità energetiche rinnovabili. Ampio spazio viene dato alla formazione con nuovi moduli scolastici, corsi universitari e aggiornamenti professionali dedicati all’economia sociale. Il Piano, in consultazione fino al prossimo 12 novembre, avrà validità decennale con revisione a metà percorso.
fonte: "Italia Oggi", di Michele Damiani, p. 29, 6-11-2025
Nuova Transizione 5.0: piano subito operativo, più tempo per investire
Cambiano gli incentivi per gli investimenti delle imprese noti come piano ‘Transizione 5.0’. Il nuovo programma elaborato dal Mimit e basato sul maxi ammortamento in sostituzione dei crediti d’imposta, richiede, però, diverse modifiche in Parlamento. A disposizione ci sono 4 miliardi di euro, fino al 2028. I fondi potranno servire anche per tecnologie legate ad AI, cybersecurity e software gestionali. Si valuta una clausola ‘made in EU’ per i beni agevolabili. Prevista la semplificazione delle comunicazioni alle imprese. L’impatto sui conti pubblici sarà diluito nel tempo, mentre gli investimenti attesi ammontano a 16 miliardi. Tuttavia, la platea delle imprese beneficiarie si ridurrà di circa il 40%, penalizzando chi non è in utile.
fonte: "Il Sole 24 Ore", di Carmine Fotina, p. 5, 6-11-2025
Crediti d’imposta al capolinea per innovazione e design
Le imprese che intendono usufruire del credito d’imposta per gli investimenti in innovazione tecnologica e design devono affrettarsi perché il 31 dicembre prossimo scade il termine, per i soggetti solari, per il riconoscimento del credito d’imposta calcolato nella misura del 5% delle spese ammesse, con massimale annuo del beneficio di 2 milioni di euro, elevato a 4 milioni per l’innovazione tecnologica 4.0. Terminerà, invece, con il bilancio in corso al 31 dicembre 2031 il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo la cui misura è pari al 10% con il massimale di 5 milioni di euro. I crediti d’imposta, non tassabili ai fini Ires e Irap, sono utilizzabili solo in compensazione, in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all’avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione obbligatoria e di comunicazione.
fonte: "Il Sole 24 Ore", di Emanuele Reich, Franco Vernassa, p. 42, 6-11-2025
Ricerca e sviluppo sperimentale, progetti finanziati con 731 milioni
Con la manovra 2026 il Governo introduce un incentivo a favore delle imprese che investono in beni strumentali 4.0, materiali e immateriali oltre che in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, incluso il fotovoltaico, a patto che le componenti siano di provenienza europea. Il nuovo meccanismo di incentivazione rappresenta una evoluzione del precedente piano Transizione 4.0, integrando la logica 5.0 in un approccio più orientato alla sostenibilità e all’efficienza energetica. La principale novità è data dal fatto che non si tratta di un incentivo sotto forma di credito d’imposta ma di una maggiorazione degli ammortamenti. La superdeduzione 2026 consentirà alle imprese di beneficiare di un vantaggio fiscale fino a circa il 52% dell’investimento. Ci sono novità anche per il credito d’imposta per gli investimenti nella Zes unica del Mezzogiorno che avrà una durata triennale, ma l’entità del contributo sarà definita di anno in anno.
fonte: "Il Sole 24 Ore", di Roberto Lenzi, p. 43, 6-11-2025
Tassato il sublocatore senza differenza tra affitti brevi o lunghi
L’Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc), con la norma di comportamento 233, fornisce indicazioni sul trattamento tributario da applicare ai fini delle imposte sul reddito quando a concedere in locazione i fabbricati sono coloro che li detengono sulla base di un contratto di locazione o di comodato. Infatti, nel contratto di locazione, la parte concedente il godimento del bene non è necessariamente il proprietario o il titolare di un diritto reale di godimento. La facoltà di concedere in locazione il bene può infatti aspettare anche al conduttore e al comodatario che, invece, sono meri detentori. Nel primo caso a stabilirlo è l’art. 1594 c.c., nel secondo, l’art. 1803 c.c. stabilisce che al comodatario è riconosciuto un diritto personale d’uso, ma, non la piena disponibilità giuridica del bene. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Subaffitto, canoni al dante causa’ – pag. 24)
fonte: "Il Sole 24 Ore", di Filippo Jacobacci, Fabio Landuzzi, p. 44, 6-11-2025
Autonoleggio, lecito spostare la sede a scopo di risparmio
La Cgt di Roma, con la sentenza 13178/2025, ha stabilito che non commette abuso del diritto la società di noleggio auto che trasferisce la sede legale in una provincia più conveniente. I giudici tributari capitolini hanno accolto il ricorso di una società di autonoleggio a breve termine avverso un avviso di accertamento relativo al periodo d’imposta 2020 emesso dalla Regione Lazio per aver trasferito la sua sede legale a Bolzano, beneficiando delle minori tariffe delle tasse automobilistiche (bollo auto) vigenti in tale provincia.
fonte: "Il Sole 24 Ore", di Stefano Sirocchi, p. 46, 6-11-2025
Alla cassa per il concordato
Entro il prossimo 1°dicembre i contribuenti che hanno aderito al Concordato preventivo biennale per le annualità 2025 e 2026 devono corrispondere gli acconti maggiorati dovuti in conseguenza dell’accettazione del patto con il Fisco. Il versamento maggiorato è dovuto non solo per Irpef ed Ires ma anche per l’Irap. È bene ricordare che per il primo periodo d’imposta di adesione al concordato, i contribuenti devono calcolare gli acconti delle imposte sui redditi e del valore della produzione non seguendo le regole ordinarie ma applicando una maggiorazione al dovuto. Questi incrementi devono essere corrisposti entro il termine di versamento della seconda rata delle imposte la cui scadenza è ordinariamente fissata per il 30 novembre di ogni anno. I contribuenti in concordato possono determinare la maggiorazione utilizzando il metodo storico oppure quello previsionale. La scelta del metodo storico da parte di società o associazioni comporta che la maggiorazione deve essere versata pro quota da parte dei singoli soci o associati.
fonte: "Italia Oggi", di Giuliano Mandolesi, p. 23, 6-11-2025
New York, diritto tax free
Il godimento di un immobile a New York non è soggetto a Ivie. A stabilirlo la Corte di giustizia tributaria di Bologna, con la sentenza n. 260/2025. L’edificio, intestato a un soggetto interposto, non consente la riqualificazione operata dall’ufficio dell’acquisto della partecipazione come costo d’acquisto indiretto dell’immobile per poterlo assoggettare a Ivie. I giudici hanno accolto il ricorso di una contribuente avverso il relativo avviso di accertamento notificatole nel 2022 per l’anno d’imposta 2016.
fonte: "Italia Oggi", di Emilio De Santis, p. 25, 6-11-2025
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