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Bce, dubbi sul trasferimento dell’oro di Bankitalia: ‘Non è chiara la finalità’

3 Dicembre 2025, 08:56Consulta l'articolo

Ammonta a 10,2 miliardi di euro il contributo delle banche alla manovra del prossimo triennio. Perplessità della Bce sull’emendamento che attribuisce al ‘popolo’ le riserve auree della Banca d’Italia. L’Esecutivo dovrebbe rinunciare all’ulteriore aumento dell’Irap, dai 2 punti previsti al 2,5%, e le banche rinvierebbero altri 600 milioni di sconti fiscali oltre il 2028. Meno definito è invece il contributo delle assicurazioni, con le quali si è pure aperta una grossa vertenza sulle imposte arretrate per le polizze dei conducenti di automobili. La quadratura del cerchio è comunque ancora lontana e restano pochi giorni utili per il via libera di Senato e Camera. Sul trasferimento dell’oro di Bankitalia la Bce ha invitato le autorità italiane a riconsiderarla in quanto non è chiara la finalità della proposta e, inoltre, non porta gettito alla manovra. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Banche, aumento Irap del 2%’ – pag. 34)


fonte: "Corriere della Sera", di Mario Sensini, p. 39, 3-12-2025

Derivazione, micro imprese con la coda del doppio binario

3 Dicembre 2025, 08:56Consulta l'articolo

Il decreto correttivo Irpef Ires interviene sulla derivazione rafforzata modificando, come auspicato dalle imprese, il perimetro dei soggetti interessati. Infatti, la derivazione rafforzata viene estesa anche alle micro imprese che optano per la redazione dei bilanci in forma abbreviata. La norma prevede una decorrenza dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024, e quindi dal periodo d’imposta 2025 per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. Questo può prolungare gli effetti del regime transitorio, introducendo un elemento di complicazione, che potrà essere evitato con il riallineamento che, tuttavia, comporta un aggravio di costi per le società. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Emanuele Reich, Franco Vernassa, p. 37, 3-12-2025

Delega unica, studi professionali con adeguamento a ritmi serrati

3 Dicembre 2025, 08:55Consulta l'articolo

Dall’8 dicembre scatteranno le nuove procedure per la comunicazione digitale delle deleghe uniche conferite dai contribuenti agli intermediari. I vecchi sistemi saranno operativi fino al 5 dicembre. Lo scorso 26 novembre l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida con la quale fornisce precise indicazioni sulle modalità di gestione del nuovo servizio e sulle attività organizzative da predisporre in vista del passaggio al nuovo regime. Si tratta di un passaggio epocale nel rapporto tra intermediari, contribuenti e fisco. Sino ad oggi regole e durata delle deleghe variavano da un servizio all’altro. Il ginepraio normativo sarà sostituito ora da un modello digitale centralizzato, fondato su comunicazioni telematiche e file Xml firmati elettronicamente. Per gli studi professionali si tratta di un cambio di paradigma che richiede un’adeguata organizzazione interna. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Marcello Tarabusi, p. 39, 3-12-2025

Aiuti a fondo perduto: decide il giudice ordinario

3 Dicembre 2025, 08:55Consulta l'articolo

La Cgt di primo grado di Crotone, con la sentenza 677/2/2025, ha statuito che i contributi Covid a fondo perduto non hanno natura tributaria e la competenza sui relativi atti di recupero spetta al giudice ordinario. Secondo i giudici calabresi tali contributi sono perfettamente assimilabili a quelli previsti dal decreto Rilancio e dal decreto Ristori trattandosi anche qui di misure che non costituiscono benefici di natura fiscale ‘ma integrano piuttosto una misura di aiuto e sostegno economico a favore di una determinata categoria di soggetti’. La Corte ha dichiarato il difetto di giurisdizione dopo la pronuncia 124/2025 della Corte costituzionale. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Lorenzo Lodoli, Benedetto Santacroce, p. 40, 3-12-2025

Extraprofitti dell’energia, la Consulta ‘salva’ la tassa

3 Dicembre 2025, 08:54Consulta l'articolo

La Corte costituzionale salva la ‘tassa sugli extraprofitti’. Con la sentenza n. 180/2025 depositata ieri i giudici delle leggi hanno dichiarato infondate le questioni di legittimità della norma, l’art. 37 del Dl 21/2022, che aveva chiesto alle aziende dell’energia un ‘contributo di solidarietà’ pari al 25% del maggior saldo Iva maturato nell’inverno 2021/22 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Consulta aveva già ‘corretto’ la regola lo scorso anno, nella sentenza n. 111/2024 che aveva imposto di escludere dalla base imponibile le accise versate allo Stato. La decisione di ieri affina ulteriormente il meccanismo, precisando che per le società neocostituite l’arco temporale dei saldi Iva da mettere a confronto decorre ‘dal compimento di operazioni passive finalizzate all’attività di impresa’. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Caro bollette, l’Ires va bene così’ – pag. 30)


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Gianni Trovati, p. 40, 3-12-2025

Superbonus e penale, il confine tra la norma e l’esigenza repressiva

3 Dicembre 2025, 08:54Consulta l'articolo

Spetterà alle Sezioni unite chiarire se la creazione di falsi crediti d’imposta tramite fatture inesistenti configuri truffa aggravata o indebita percezione di contributi pubblici. Secondo un primo orientamento sussiste la truffa aggravata perché le false fatture sarebbero raggiri, l’Amministrazione verrebbe indotta in errore e il danno sarebbe immediato. L’altro orientamento ritiene applicabile l’art. 316-ter poiché manca un vero inganno della Pa, non c’è controllo preventivo e il danno è solo eventuale. Si discute anche se la truffa sia consumata già con il credito nel cassetto fiscale o solo al suo utilizzo. La controversia riflette il conflitto tra esigenza repressiva verso i bonus edilizi e interpretazione rigorosa dei reati. Atteso un rapido chiarimento delle Sezioni unite. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di Laura Ambrosi, Antonio Iorio, p. 40, 3-12-2025

Accertamento induttivo: detrazione Iva a monte

3 Dicembre 2025, 08:53Consulta l'articolo

Con la sentenza n. 31406 depositata ieri la Corte di cassazione ha stabilito che in caso di accertamento induttivo, il contribuente deve poter detrarre l’Iva a monte, in caso contrario si violerebbe il principio di neutralità e si finirebbe per addebitare l’imposta non al consumatore finale ma al soggetto passivo intermedio. A seguito di indagini bancarie ad un evasore totale erano stati contestati maggiori redditi e Iva. Per i giudici d’appello, poiché il contribuente non aveva emesso né registrato fatture e non aveva presentato alcuna dichiarazione Iva, la relativa imposta era integralmente indetraibile. L’interessato presentava ricorso in Cassazione eccependo la violazione dei principi unionali di neutralità Iva. I giudici del palazzaccio hanno accolto il ricorso richiamando la giurisprudenza della Corte Ue in tema di requisiti sostanziali e formali della detrazione. 


fonte: "Il Sole 24 Ore", di La.Am., A.I., p. 40, 3-12-2025

Titolari effettivi, accessi doc

3 Dicembre 2025, 08:52Consulta l'articolo

Sarà sul tavolo del preconsiglio dei ministri di oggi il decreto che dà attuazione alla sesta  direttiva antiriciclaggio. Soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi diffusi, potranno accedere alle informazioni contenute nel registro dei titolari effettivi solo se risultano avere un interesse giuridico rilevante e differenziato e a condizione che la conoscenza dei citati dati sia necessaria per curare o difendere un interesse corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata. L’Esecutivo ha deciso di modificare l’art. 21 Dlgs 231/2007 prevedendo che l’accesso al registro dei titolari effettivi  e dei trust da parte dei soggetti privati possa avvenire solo se questi ultimi risultano avere, oltre che un interesse giuridico rilevante, anche un interesse diretto, concreto e attuale. 


fonte: "Italia Oggi", di Fabrizio Vedana, p. 28, 3-12-2025

Il Fisco snobba i forfettari

3 Dicembre 2025, 08:52Consulta l'articolo

I dati della Corte dei conti che emergono dalla relazione sul rendiconto generale dello Stato 2024 dicono che il Fisco snobba i forfettari. Lo scorso anno, infatti, su quasi due milioni di utilizzatori del regime agevolato solo 3447 sono stati gli accertamenti eseguiti con ‘solo’ 10 milioni di euro recuperati. E senza contare l’eventuale incidenza di più accertamenti verso il medesimo contribuente, meno dello 0,2% dei forfettari ha ricevuto un atto del fisco. IN media la maggior imposta accertata è stata di 3759 euro, di cui 2270 euro rilevati sulle forfettarie imprese e 1489 euro sui professionisti a forfait. 


fonte: "Italia Oggi", di Giuliano Mandolesi, p. 31, 3-12-2025

Lavoro da remoto, effetti fiscali

3 Dicembre 2025, 08:51Consulta l'articolo

Lo scorso 19 novembre l’Ocse ha pubblicato l’aggiornamento al Modello di convenzione contro le doppie imposizioni, introducendo modifiche rilevanti al Commentario dell’Articolo 5 in materia di stabile organizzazione. Un nuovo capitolo è dedicato al lavoro da remoto. Sono sempre più numerosi i lavoratori che scelgono di svolgere il proprio lavoro, in tutto o in parte, in uno Stato diverso che non è né sede dell’impresa né sede di una realtà collegata. Pensiamo a una seconda casa, a un appartamento in affitto, alla casa di un parente o di un amico. Questi scenari di lavoro transfrontaliero pongono problemi specifici quando si deve stabilire se la casa o l’altro luogo rilevante possano qualificarsi come stabile organizzazione, ovvero una sede fissa di affari attraverso la quale l’impresa esercita la propria attività in altro Stato. A certe condizioni, dice l’Ocse, può scattare la stabile organizzazione. 


fonte: "Italia Oggi", di Filippo Passagnoli, p. 32, 3-12-2025

Crediti d’imposta a catinelle

3 Dicembre 2025, 08:51Consulta l'articolo

Uno degli emendamenti ‘segnalati’ della manovra 2026 dedicato agli incentivi alle imprese prevede il credito d’imposta 4.0 per tutte le imprese del territorio nazionale del 10% su beni ordinari, fino al 50% su beni di cui all’Allegato A e del 20% per quelli dell’Allegato B, oltre al bonus formazione del personale 2025-2028 in materia di trasformazione tecnologica e digitale. Con il nuovo bonus il legislatore intende recuperare, almeno in parte, il meccanismo dei crediti d’imposta che fino ad oggi ha contribuito a finanziare gli investimenti delle imprese in beni ad elevata tecnologia. L’intento è quello di estendere il perimetro degli investimenti ammissibili. Il legislatore sarebbe intenzionato, infatti, ad inserire nell’elenco dei beni strumentali 4.0 quelli caratterizzati dalle funzionalità in termini di digitalizzazione, sostenibilità e risparmio energetico. 


fonte: "Italia Oggi", di Bruno Pagamici, p. 35, 3-12-2025

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