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Crediti non spettanti e inesistenti: doppio binario fiscale-penale

16 Aprile 2024, 07:33Consulta l'articolo

Rischia di complicare ulteriormente la disciplina dei crediti di imposta non spettanti e inesistenti la differente entrata in vigore al momento prevista nella bozza del decreto in tema di sanzioni penali rispetto a quelle tributarie. Diventa così sempre meno agevole la valutazione per l’eventuale adesione al riversamento dei crediti R&S, oggetto di numerose contestazioni e di contrastanti orientamenti della giurisprudenza di merito. In materia di crediti di imposta si sono susseguite negli ultimi mesi numerose novità giurisprudenziali e normative, altre ne arriveranno con il decreto sanzioni. In pochi mesi le Sezioni unite della Cassazione si sono pronunciate sulla differenziazione tra non spettanza inesistenza dei crediti e conseguenti termini di decadenza. La Cassazione penale ha ritenuto non applicabile ai fini penali la differenza tra le due tipologie di credito individuata ai fini tributari. Il Dlgs 13/2024, oltre a introdurre una serie di novità, ha previsto la possibilità, dal 30 aprile, di svolgere il procedimento di adesione anche per gli anni di recupero dei crediti.

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fonte: "Il Sole 24 Ore", di Laura Ambrosi, Antonio Iorio, p. 33, 16-4-2024

Ancora troppe incertezze per i bonus R&S

16 Aprile 2024, 07:33Consulta l'articolo

In materia di Ricerca e sviluppo sono ancora molte le problematiche presenti. Gran parte delle contestazioni muovono dall’inesistenza del requisito di novità ‘assoluta’ del credito o per la corretta imputazione degli oneri del personale impegnato nell’attività agevolabile. In futuro ai fini tributari si è di fronte a credito non spettante in difetto di specifici elementi o particolari qualità ovvero in ipotesi di credito utilizzato in violazione delle previste modalità di utilizzo, mentre è inesistente in assenza del presupposto costitutivo. Occorrerà comprendere, ad esempio, se un’attività non ritenuta in assoluto innovativa si possa considerare ‘difettosa’ di specifici elementi o particolari qualità o invece configuri assenza del presupposto costitutivo. La maggior parte delle contestazioni concernono asseriti crediti inesistenti e non ‘non spettanti’.

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fonte: "Il Sole 24 Ore", di La.Am., A.I., p. 33, 16-4-2024

F24 senza compensazione dei crediti Industria 4.0

16 Aprile 2024, 07:32Consulta l'articolo

Con il decreto 39/2024 sono state imposte rigide restrizioni sulle compensazioni dei crediti 4.0 e ricerca e sviluppo, richiedendo di effettuare complesse comunicazioni per utilizzare i relativi crediti di imposta. Le nuove norme si applicano agli investimenti 4.0 e alle spese R&S specificate nella legge 178/2020 e nella legge 160/2019. Le comunicazioni richieste variano a seconda delle date degli investimenti e delle spese R&S, con obblighi sia ex ante che ex post. Tuttavia, il testo normativo è poco chiaro sulla datazione degli investimenti 4.0 e le varie fasi rilevanti, complicando l’interpretazione e l’adempimento delle nuove regole. Attualmente, l’Agenzia delle Entrate ha bloccato la trasmissione degli F24 per le compensazioni dei crediti relativi al 2023 e 2024, causando confusione e impedendo la compensazione anche per investimenti effettuati in anni precedenti. Questa situazione contrasta con le disposizioni del decreto 39/2024, che richiede il monitoraggio solo degli investimenti dal 2023 in poi. 

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fonte: "Il Sole 24 Ore", di Luca Gaiani, p. 35, 16-4-2024

Comunicazione antifrodi del superbonus senza chance di recupero

16 Aprile 2024, 07:32Consulta l'articolo

L’Esecutivo ha cancellato ogni possibilità di sanatoria o tempo aggiuntivo per la nuova comunicazione antifrodi legata al Superbonus, secondo il decreto 39/2024 attualmente in esame in commissione Finanze al Senato. Questa comunicazione, regolamentata dall’articolo 3, mira a intensificare il controllo del Ministero dell’Economia sui lavori di ristrutturazione. Le nuove norme prevedono severe sanzioni, fino a 10.000 euro, per chi non rispetta i termini di invio dei dati, senza possibilità di correzioni postume. Significative critiche emergono dalle associazioni di categoria riguardo le sovrapposizioni di dati già noti alle Entrate e le problematiche operative per chi ha già chiuso le pratiche prima dell’introduzione del nuovo sistema. La situazione richiede chiarimenti, specialmente sul rischio di dover stipulare nuove polizze assicurative per aggiornare dati già inviati. L’adempimento andrebbe limitato ai soggetti che non hanno ancora trasmesso l’asseverazione finale.

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fonte: "Il Sole 24 Ore", di Giuseppe Latour, Giovanni Parente, p. 35, 16-4-2024

Le misure protettive sospendono la liquidazione

16 Aprile 2024, 07:32Consulta l'articolo

Nella composizione negoziata particolare rilevanza assume il rapporto tra misure protettive e richieste di apertura della liquidazione giudiziale. La presentazione del ricorso per la liquidazione giudiziale rischia di far naufragare il tentativo di risanamento avviato sotto l’egida della Camera di commercio. L’incertezza deriva dal fatto che l’art. 25 quinquies del Codice della crisi d’impresa non chiarisce se tale divieto si riferisca esclusivamente al caso di domanda di liquidazione giudiziale del debitore ovvero anche alla domanda presentata da terzi. Il dubbio è rilevante nel caso in cui il giudice si trovi a decidere sulla conferma di misure protettive, quando risulti pendente la domanda di apertura della liquidazione giudiziale promossa da un terzo. Sul punto la giurisprudenza non è uniforme. L’indirizzo maggioritario ricorda che la finalità della composizione negoziata è quella di preservare la continuità aziendale ogni qualvolta sia ‘ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa’.

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fonte: "Il Sole 24 Ore", di Filippo D’Aquino, Gianluca Minniti, p. 37, 16-4-2024

Transfer pricing, l’ufficio non può annullare lo sconto commerciale

16 Aprile 2024, 07:31Consulta l'articolo

La Cgt di secondo grado della Lombardia, con la sentenza n. 3546/2023, ha stabilito che  lo sconto commerciale è diverso dallo sconto finanziario in quanto solo quest’ultimo si applica dopo l’emissione della fattura. Laddove quindi lo sconto sia indicato in fattura, nonché la relativa natura commerciale sia prevista contrattualmente, l’ufficio non può rettificare la benchmark analysis eliminando tale scontistica sul presupposto della natura di ‘sconto finanziario’ e facendo così risultare la società monitorata al di fuori del ‘range’ dei soggetti comparabili. Tutto ha inizio da una verifica fiscale nella quale l’Ufficio contestava la congruità dei prezzi di vendita praticati dalla società controllante straniera alla partecipata italiana. Tra i rilievi formulati quello sullo sconto commerciale praticato dalla controllante sui prodotti forniti alla società ricorrente. 

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fonte: "Il Sole 24 Ore", di Enrico Holzmiller, p. 37, 16-4-2024

Attestazione partita Iva gratuita

16 Aprile 2024, 07:31Consulta l'articolo

Successioni e donazioni. Attestazione partita Iva gratuita, mentre per il rilascio di certificati ed estratti si pagano da 4 a 16 euro. Lo schema di decreto legislativo che modifica il prelievo su successioni e donazioni ritocca le tabelle relative ai tributi speciali dovuti per i servizi resi dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate e allegate al Dl n. 533/1954, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 settembre 1954 n. 869, razionalizza la disciplina dei tributi speciali dovuti per i diritti correlati al rilascio o all’accesso di documenti e certificati da parte dell’Amministrazione finanziaria, raggruppando in due sole voci le singole attività per le quali gli stessi si applicano. Esenti dal tributo le attestazioni relative al possesso di partita Iva, alla situazione reddituale, alla doppia imposizione, alla iscrizione presso l’anagrafe tributaria e alla residenza fiscale. 

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fonte: "Italia Oggi", di Stefano Loconte, Beatrice Molteni, p. 25, 16-4-2024

Cartelle, corsa a dilazionare

16 Aprile 2024, 07:30Consulta l'articolo

Ammontano a 160 miliardi i crediti non ancora utilizzati interessati alla disposizione del decreto legge Superbonus che concede 30 giorni di tempo oltre la scadenza per pagare o dilazionare i debiti iscritti a ruolo al fine di evitare la sospensione dei crediti da bonus edilizi per i contribuenti con cartelle arretrate oltre i 10 mila euro. La misura è attualmente dormiente perché, sebbene in vigore dallo scorso 30 marzo, lega la sua operatività all’emissione di uno specifico regolamento dal parte del Mef. Ricordiamo che la preclusione non opera in caso di debiti per imposte erariali iscritti a ruolo non ancora scaduti al momento del versamento, quindi la compensazione è ancora possibile entro 60 giorni dalla notifica della cartella. L’attuale norma aggiunge a questi 60 giorni altri 30 post scadenza lasciando più tempo ai contribuenti per ‘gestire’ il debito o la parte di debito superiore a 10 mila euro evitando la sospensione dei crediti. 

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fonte: "Italia Oggi", di Giuliano Mandolesi, p. 26, 16-4-2024

Bonus 4.0, stop ai beni interconnessi 2023

16 Aprile 2024, 07:30Consulta l'articolo

Dalla risoluzione n. 19/E dello scorso 12 aprile emerge che nelle more dell’adozione del decreto direttoriale che introdurrà il nuovo modello per il monitoraggio degli incentivi fiscali, dal 30 marzo 2024 e fino all’invio della necessaria comunicazione, non potranno essere utilizzati in compensazione i crediti d’imposta 4.0 ‘maturati e non ancora fruiti’ dei beni interconnessi e periziati nel 2023 anche se relativi ad investimenti effettuati in anni precedenti. Il documento di prassi amministrativa fornisce indicazioni sul blocco delle compensazioni nel mod. F24 dei crediti d’imposta oggetto di monitoraggio ai sensi dell’articolo 6 del decreto legge 29 marzo 2024. Le Entrate ritengono che non possono essere utilizzati nel mod. F24, fino all’assolvimento dell’obbligo di monitoraggio, i crediti d’imposta con codice tributo ‘6936’ e ‘6937’ quando viene indicato come anno di riferimento il 2023 o il 2024 e i codici tributo ‘6938’, ‘6939’ e ‘6940’ quando viene indicato come anno di riferimento il 2024.

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fonte: "Italia Oggi", di Francesco Leone, p. 26, 16-4-2024

Sprint alle Dogane

16 Aprile 2024, 07:29Consulta l'articolo

L’Agenzia delle Dogane, con la circolare n. 10 dell’11  aprile 2024, aggiorna le modalità di compilazione delle dichiarazioni di transito, correggendo alcune prassi diffuse tra gli operatori, ma non conformi alla normativa europea. Il transito è un regime doganale speciale che consente di trasportare merce non unionale da un punto all’altro del territorio Ue, senza l’obbligo di versare dazi all’importazione e assolvere oneri doganali; trattandosi di un regime sospensivo, il titolare dell’operazione si assume la responsabilità dell’esattezza delle informazioni indicate nella dichiarazione e del rispetto degli obblighi previsti. All’ufficio doganale di partenza spetta il compito di fissare il termine entro il quale la merce deve essere presentata all’ufficio di destinazione, tenendo conto dell’itinerario, del mezzo di trasporto e di eventuali normative applicabili. 

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fonte: "Italia Oggi", di Sara Armella, Tatiana Salvi, p. 27, 16-4-2024

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